Il Gran Premio del Giappone continua a suscitare entusiasmo nel paddock, con la MotoGP che si trasferisce a Mandalika per il suo tour asiatico. La causa: la Ducati ufficiale di Pecco Bagnaia, vittoriosa a Motegi nonostante un evidente problema meccanico che ha attirato l'attenzione di piloti e osservatori. Marco Bezzecchi ci racconta la sua esperienza.
Nell'ultimo terzo di gara, la Desmosedici GP25 n. 63 del due volte campione del mondo Ducati rilasciava una preoccupante nebbia d'olio, che a tratti avvolgeva gli inseguitori. Tuttavia, i commissari di gara non sventolavano alcuna bandiera nera. Bagnaia è riuscita a proseguire il suo cammino senza incidenti e ha ottenuto un successo prezioso, che le ha anche risollevato il morale dopo un inizio di stagione complicato.
La scena ha lasciato il segno sulle telecamere e sui piloti: il Ducati ufficiale di Bagnaia Sembrava sul punto di arrendersi. Eppure, nonostante questi segnali allarmanti, la macchina non mostrava alcuna evidente perdita di fluido, un dettaglio cruciale, visti i regolamenti, che vietano espressamente di procedere penalmente in caso di perdita accertata.
I commissari hanno quindi scelto di non intervenire, ritenendo che non vi fosse alcun pericolo immediato. Una decisione che non ha convinto tutti, in particolare tra Aprilia.
Marco Bezzecchi, quarto nella gara sul suo Aprilia, non nascose il suo disagio per la situazione:
« Anche se ero molto più avanti, non me lo sono perso. Ero circa due o tre secondi dietro Joan Mir e pensavo che il problema fosse la sua moto..

Marco Bezzecchi: "Ho attraversato la nuvola diverse volte."
Aggiunge : " in ogni caso, il fumo era così presente per diversi giri che ho dovuto attraversare la nuvola più volteÈ stato molto strano e sorprendente in termini di sicurezza. Ho capito che era la bici di Pecco solo dopo la gara.. "
Una dichiarazione che riaccende il dibattito sulla tolleranza degli steward nei confronti di una favorita o di una moto ufficiale. Alcuni nel paddock parlano di trattamento "protettivo" per Ducati, mentre altri sottolineano che l'assenza di liquidità prevista giustificava giuridicamente la decisione.
Questa controversia arriva in un momento in cui il campionato sta prendendo una nuova piega. Marco Bezzecchi, attualmente quarto nella classifica generale, ha ancora una carta da giocare per risalire la gerarchia. Ma dovrà stare attento a Pedro Acosta : il prodigio spagnolo, quinto, ha impressionato a Mandalika l'anno scorso, classificandosi secondo sulla sua KTM RC16.
La battaglia per i posti dietro Marc Marquez, già incoronato campione del mondo 2025, si preannuncia intenso. Pecco Bagnaia, spera che il suo Ducati resisterà dopo questo episodio tecnico che ha fatto digrignare i denti a qualcuno.
La vittoria di Bagnaia à Motegi rimarrà segnato da questa inquietante immagine di un motore fumante che non è mai stato sanzionato. Ducati respira, ma Aprilia et Bezzecchi ci ricordano che la sicurezza deve venire prima di tutto, anche quando si tratta di un campione del mondo in cerca di riscatto. mandalica potrebbe benissimo essere la scena di una vendetta sportiva... e una paddock sempre sotto tensione.





























