Dopo l'annuncio ufficiale dell'acquisizione di Tech3 da parte di un consorzio guidato da Günther Steiner, ex capo del team Haas di F1, i riflettori si sono subito spostati su un altro nome della Formula 1: Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo potrebbe avere puntato gli occhi sulla MotoGP?
Venerdì, alla vigilia del Gran Premio di Catalogna a Barcellona, Hervè Poncharal ha confermato che la sua squadra Tech3 passerebbe nelle mani di Steiner nel 2026. Una rivoluzione che apre le porte a nuovi ponti tra le due discipline, soprattutto perché Liberty Media – già proprietario della F1 – ha recentemente acquisito la MotoGP. Il potenziale di crescita è enorme e il paddock della F1 lo ha capito.
Domenica mattina Sky Italia ha lanciato una notizia bomba: Max Verstappen si sarebbe avvicinato Honda LCR et TrackHouse Aprilia tramite suo padre, Jos. Un'informazione che ha immediatamente scatenato discussioni a Barcellona piace Monza, dove la F1 ha tenuto il suo Gran Premio.
sito Settimana della velocità hanno chiesto a diversi funzionari del paddock: sì, la squadra Verstappen è interessato alla MotoGP, ma no, in questa fase non ci sono discussioni concrete.

L'attenzione del clan Verstappen
Il quotidiano olandese De Telegraaf ha rapidamente fornito i dettagli, citando il manager del pilota della Red Bull, Raymond Vermeulen:
« Non è un segreto che sia interessato alla MotoGP, ma rilevare una squadra non è realistico al momentoTutto deve essere perfetto.. "
Un'ondata di freddo che interrompe l'euforia del fine settimana, ma che non chiude del tutto la porta.
Verstappen non è il primo campione del mondo di F1 ad avere messo gli occhi sulla MotoGP. Prima di lui, Lewis Hamilton – ora a Ferrari – aveva avuto delle trattative preliminari con la Gresini Racing. Appassionato di due ruote, il britannico non si è mai concretizzato.
poi, Max Verstappen futuro capo squadra MotoGP? Non domani. Ma il suo dichiarato interesse, aggiunto al sensazionale arrivo di Steiner, dimostra che la MotoGP sta ora attirando i giganti della F1. E questo è già un segnale forte: il campionato motociclistico sta entrando in una nuova era, in cui i ponti tra le discipline potrebbero ridisegnare il volto del paddock.





























