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Ungheria

Il Gran Premio d'Ungheria ha offerto un'immagine agghiacciante questo sabato: durante le qualifiche, la KTM di Pedro Acosta ha oltrepassato i limiti di sicurezza e ha quasi colpito un operatore di ripresa. Le immagini trasmesse dalla MotoGP mostrano la RC16 che salta oltre la barriera di sicurezza, prima di graffiare la telecamera e rimbalzare contro la barriera sopraelevata. Un incidente che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.

Fortunatamente, l'operatore non è rimasto ferito. Ma l'incidente ha immediatamente riacceso il dibattito sulla sicurezza del circuito del Balaton Park, recentemente approvato per il ritorno della MotoGP in Ungheria, 32 anni dopo l'ultima edizione.

Il percorso ungherese, già rivisto per ottenere l'omologazione, non prevede lunghi rettilinei, ma resta impegnativo. Turno 8, veloce e insidioso, ha concentrato le preoccupazioni. Diversi piloti sono caduti lì sabato, tra cui Pedro Acosta, vittima di un impatto frontale che ha causato una caduta improvvisa sulla ghiaia.

Il resto, invece, ha congelato il paddock. MotoGP : la moto in difficoltà ha oltrepassato le protezioni e si è diretta direttamente verso l'area tecnica dove si trovava un cameraman ufficiale.

Incidente di Pedro Acosta, MotoGP ungherese 2025

Ungheria: la direzione del circuito difende il suo percorso

Nonostante le polemiche, il consiglio di amministrazione del circuito resta fiducioso. Gianpaolo Matteucci, membro del consiglio di Parco Balaton, voleva salutare il fine settimana:

« Siamo molto soddisfatti dell'evento finora e come i piloti hanno reagito al circuito. Chi l'aveva provato qui era già rimasto impressionato, e chi lo aveva trovato una novità questo fine settimana ha espresso opinioni molto simili.. "

E per insistere:

« La parola chiave è quella che sentiamo dire dai corridori. Amano tutti le sfide, ed è chiaro che il nostro circuito ne ha offerta una. Oggi i tifosi si sono divertiti tantissimo e sono sicuro che sarà lo stesso domani per il Gran Premio.. "

Queste parole potrebbero non bastare a calmare i critici, visto l'impatto che le immagini della motocicletta volante hanno avuto sulla gente.

A livello sportivo, il Sprint lasciava poco spazio alla suspense: Marc Marquez ha preso il comando, con più di due secondi di vantaggio sui rivali, dopo essere partito dalla pole. Fabio Di Giannantonio è salito al secondo posto grazie a un sorpasso su Franco Morbidelli dal primo giro alla curva 6, unica vera manovra in testa al gruppo.

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