Sappiamo che il regolamento della MotoGP impone un numero limitato di motori per la stagione, 7 per Yamaha, Honda e Ducati, 9 per Suzuki e Aprilia, oltre al congelamento dei blocchi motore per i primi marchi citati. In pratica i basamenti, i cilindri e le testate vengono sigillati per non subire modifiche durante la stagione.
Dallo scorso anno, pur essendo rinomata per il suo approccio alle competizioni basato soprattutto sul motore, la Honda ha dovuto subire critiche da parte dei suoi piloti con lo stesso leitmotiv: “soffriamo in accelerazione, contro la Ducati e anche la Yamaha”.
Il colosso giapponese, stanco di questi discorsi contrari ai suoi geni, ha quindi preso in mano la situazione e recentemente ha modificato tutto ciò che poteva essere modificato, nel rispetto delle normative.
Quindi, secondo le nostre informazioni, sulle moto di Marc Marquez e Dani Pedrosa sono stati montati nuovi corpi di aspirazione, nuovi air box e nuovi scarichi.
Abbiamo tutte le ragioni per credere che ciò sia avvenuto a Barcellona, dopo lo scontro del Mugello.
Assen era troppo sconvolto per poter realmente osservare se le RC213V si stavano avvicinando ai concorrenti in questa zona, anche se, coincidenza o meno, nessun pilota del team Repsol Honda si lamentava più della mancanza di accelerazione. A questo proposito sarà quindi interessante seguire il Gran Premio di Germania con il suo rettilineo in salita…
Sempre secondo le nostre informazioni, i team satellite LCR e Marc VDS potranno avere queste nuove parti solo per il Gran Premio d'Austria, a metà agosto.




























