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Con l'avvicinarsi del Gran Premio d'Italia al Mugello, il Team Fantic Racing Lino Sonego sta mostrando una forma impressionante nel Campionato del Mondo Moto2. Il team manager Roberto Locatelli coglie l'occasione per ripercorrere l'inizio di stagione di Aron Canet e Barry Baltus, entrambi sotto i riflettori sui circuiti dall'inizio dell'anno.

"L'inizio della stagione è stato estremamente positivo"Locatelli si lancia subito. Va detto che dall'inizio dell'anno, Fantic Racing si è affermata tra le squadre più competitive del paddock. Dopo promettenti test pre-stagionali, il marchio italiano ha confermato il suo potenziale, conquistando sei podi nei primi nove round.

Un bilancio meno impressionante di quello del suo diretto concorrente, il Team Intact GP rappresentato da Manuel Gonzalez e Senna Agius, che nel 2025 ha già collezionato quattro vittorie. Nonostante tutto, in classifica, la costanza pressoché impeccabile di Baltus e Canet consente a Fantic di mantenere la testa della classifica, con dodici punti di margine.

"Siamo in testa alla classifica piloti con Aron [Canet], e alla classifica squadre, rappelle così Roberto Locatelli. Non avremmo potuto chiedere di meglio come inizio, ma la strada è ancora lunga."

Barry Baltus, una delle rivelazioni di questo inizio di stagione, non ha mancato di sorprendere quest'ultimo. Ha dimostrato subito di essere nel posto giusto, con la mentalità giusta. Da parte nostra, sapevamo di avere la struttura giusta per supportarlo al meglio. Ma è sempre la personalità del corridore a fare la differenza. Barry ha ascoltato molto, pur mantenendo la sua identità, il che è importante. È un corridore di talento. Il talento va rispettato, non ostentato. Gran parte del merito va a lui.

Aron Canet, leader del campionato a pari merito con il suo principale rivale, rimane ancora oggi il pilota di riferimento della Fantic. Aron è di nuovo in testa al campionato. Non ci sorprende. Ha ancora bisogno di un po' di più per raggiungere il 100% del suo potenziale, soprattutto in qualifica. Pirelli sta facendo un ottimo lavoro, come dimostrano i tempi sul giro della Moto2, ma allo stesso tempo dobbiamo perfezionare attentamente il pacchetto tecnico. Stiamo lavorando sodo per trovare il giusto equilibrio.

Fantic

Aron Canet e il suo Team Manager © Fantic Racing

Cosa distingue Fantic dalle altre squadre

Un successo non casuale. In Moto2, la differenza la fanno i piccoli dettagli, e Roberto Locatelli lo sa bene. Ogni squadra ha accesso agli stessi materiali. Questo è ciò che il regolamento garantisce. Ma la coesione, la fiducia o la passione di una squadra unita non si possono comprare. Siamo 13 persone che lavorano fianco a fianco in officina e ogni scelta nasce da un dialogo aperto. Questa unità è ciò che ci rende forti, soprattutto nei momenti difficili. Il nostro spirito di squadra è ciò che ci distingue.

A pochi giorni dal Gran Premio d'Italia, il meeting del Mugello rappresenta un evento di grande rilievo per la Fantic, la cui sede è situata proprio nei pressi del circuito. Puntiamo sempre a essere davanti. Non cambiamo a seconda del circuito o del momento. Al Mugello, come lo scorso anno, vogliamo che tutta la famiglia Fantic si senta coinvolta, dentro e fuori dalla pista. È un evento speciale e vogliamo affrontarlo da favoriti.

Fantic Racing affronta il Gran Premio d'Italia, così come il resto della stagione, con fiducia, spinta dalle proprie ambizioni e da quelle dei suoi piloti. Secondi nella classifica Team lo scorso anno, gli uomini della struttura transalpina non si stanno risparmiando per vincere il campionato nel 202. Aron Canet e Barry Baltus lo sanno bene, incarnando il successo di una squadra unita, descritto in tre parole dal loro leader: “Passione, famiglia, competizione.”